Il Progetto
Il recupero e l’adeguamento funzionale del Padiglione ex Cliniche Mediche costituisce il primo importante passo verso la realizzazione di quella che diventerà una tra le più grandi cittadelle universitarie d’Europa: il Campus della Salute di Pavia.

I padiglioni dell’ospedale dismessi, che fino al 2011 ospitavano oltre a Cliniche Mediche, la Chirurgia e la Dermatologia, a lavori terminati accoglieranno 4.500 studenti trasformando le aree del Policlinico San Matteo in una nuova “città nella città” in grado di fornire servizi di assistenza, insegnamento e ricerca.

Tutto Campus, pronto in 900 giorni, sarà a stretto contatto con le principali strutture sanitarie della città, diventando un luogo di incontro, di studio e di attività libera all’aperto. Gli interventi di recupero e adeguamento funzionale saranno coordinati da Politecnica in modo tale da permettere il regolare svolgimento delle attività negli edifici limitrofi del Policlinico.

Il progetto sviluppato da Politecnica si pone l’obiettivo, attraverso la rifunzionalizzazione del Padiglione Cliniche Mediche, di dotare l’Ateneo pavese di un nuovo centro per la medicina in cui le funzioni didattiche siano in totale sinergia con le funzioni specifiche della professione vera e propria. All’interno del Padiglione troveranno spazio 16 aule per la didattica da 36 a 240 posti, 12 sale studio, un’aula informatizzata da 30 posti e 2 sale di simulazione.

Dal punto di vista strutturale, l’intervento è articolato in più attività: dagli interventi locali di consolidamento o rinforzo di elementi localmente insufficienti, come ad esempio i solai, fino ad interventi di miglioramento sismico globale di porzioni del complesso.

I lavori per la realizzazione del Padiglione sono iniziati nel Settembre 2019, dopo aver concluso una campagna di indagini diagnostiche per il rilievo geometrico strutturale commissionata nel 2016 dall’ Università di Pavia. Tale campagna, finalizzata alla misurazione e rappresentazione degli elementi strutturali di tutti i solai e delle fondamenta, è stata condotta mediante una serie di saggi esplorativi sulla struttura che hanno permesso di rappresentare in maniera chiara l’entità dell’intervento. Politecnica ha quindi previsto e progettato opere di adeguamento strutturale dei piani nonché di adeguamento dell’edificio alle normative di sicurezza, di prevenzione incendi e di ottimizzazione della funzionalità degli impianti.

Anche per questo progetto Politecnica ha avuto un’attenzione particolare alla progettazione sostenibile. Il nuovo Padiglione sarà infatti una struttura a basso impatto ambientale, grazie alla sua riqualifica senza nuove edificazioni, si riuscirà infatti ad evitare un ulteriore consumo di suolo. Sarà inoltre un complesso con una percentuale di utilizzo di energia da fonti rinnovabili vicina 40% del fabbisogno energetico grazie ad un impianto fotovoltaico e all’utilizzo di sonde geotermiche.