Il progetto
Il complesso San Geminiano, situato in pieno centro storico a Modena, ospita dal 2009 la sede didattica e amministrativa della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena, oltre ad un’aula magna utilizzata anche per eventi pubblici, ubicata presso l’ex chiesa, e a locali per la ristorazione.
L’insieme degli edifici si articola attorno a tre cortili principali, il più importante dei quali è il chiostro di uno storico convento quattrocentesco. Il comparto, vincolato dalla Soprintendenza, è stato oggetto di uno scrupoloso restauro scientifico tramite il quale le contemporanee esigenze di comfort, sicurezza in caso di sisma e incendio, ampia flessibilità d’uso, sono state integrate e assimilate nella pregevole morfologia del tessuto storico degli edifici.
Il comparto aveva subito nel tempo trasformazioni edilizie che non rendevano più leggibili ed usufruibili gli spazi originari e che avevano fortemente alterato il rapporto con la città, rendendolo impermeabile ed avulso rispetto al contesto urbano circostante.


Il progetto ha previsto la dislocazione di tre zone funzionali distinte della Facoltà (didattica, amministrazione e spazi di rappresentanza, spazi collettivi quali la mensa) in diverse zone del comparto, chiaramente identificate ed identificabili.

Le attività didattiche sono state ubicate nel chiostro rinascimentale, ripristinando i pregevoli volumi originari, specie a piano primo, le attività amministrative sono state ubicati nel complesso di cortili di impianto sette-ottocentesco, già dotati di scaloni di accesso di tipo monumentale, gli spazi collettivi sono stati dislocati nei corpi nati come spazi di servizio, eliminando le incongrue superfetazioni.



Porzioni di corpi di fabbrica incongrui con il comparto e con il suo sviluppo storico sono state eliminate, recuperando le superfici di pavimento in spazi prima mal utilizzati.
L’intero comparto, con le sue funzioni, è stato posto in stretta relazione con la città, tramite una completa revisione dei percorsi, dei chiostri, delle piazze.
