Il progetto
Casa Modena ha completato a Novembre 2013 il progetto di restyling della facciata dello stabilimento verso l’autostrada A1. Nuova e vivace interpretazione del fronte che si affaccia a sud: si combinano in un’architettura equilibrata ed elegante una serie di 37 grandi strutture adeguatamente posizionate.
Materiali leggeri e pannelli fotovoltaici danno vita ad una sequenza di immagini sempre mutevoli: nuovo ritmo e nuova energia per Casa Modena lungo una delle infrastrutture più frequentate del nostro Paese.
La facciata fotovoltaica è concepita come una grande plissettatura. Questo concetto non è confinato al piano della composizione architettonica e della restituzione estetica: i cavalletti in acciaio che sostengono i pannelli fotovoltaici e tutti i materiali di completamento sono infatti la plissettatura stessa: l’insieme delle vele forma una struttura, che nella sequenza dei piani inclinati, si sostiene reciprocamente.
Le pieghe rendono la composizione resistente al vento. La base in cemento armato funge da contrappeso. Si tratta di una grande struttura spaziale, leggera ed economica, in acciaio zincato. I pannelli fotovoltaici sono stati adeguatamente inclinati per ottimizzare l’irraggiamento solare.


Tra la facciata esistente e la nuova struttura è stato creato un percorso protetto, dedicato a chi svolge le attività di manutenzione e cura degli impianti. La facciata mostra tutta la sua purezza formale, anche nelle parti nascoste. È una facciata pulita nelle sue forme e per l’energia che produce. Il progetto della facciata è stata una bella esperienza di lavoro in team.

La ricerca di una immagine pulita e sostenibile ha dato vita ad un progetto a misura d’uomo, dove ogni parte ed ogni apporto tecnico ed intellettuale serve a comporre il tutto: la struttura sostiene i materiali, i materiali lavorano per l’architettura, l’architettura cattura la luce per dare energia, l’energia pulita apre nuovi orizzonti al futuro.


La facciata appare dinamica nel movimento, per la ripetizione delle sue forme e per le mutazioni provocate dalla luce al contatto con i materiali che la compongono. Durante la giornata, nell’arco delle stagioni, in virtù della posizione dell’osservatore, varia la sua immagine. Come un grande schermo a messaggio variabile, l’edificio racconta e sorprende ad ogni nuovo passaggio.